Thomas Garcia, spagnolo originario di Barcellona, girava l’europa per ragioni lavorative e nel suo peregrinare non disdegnava mai di unirsi ai tavoli in casinò e sale da gioco. Nel 1860 trovandosi ad Homburg nel mese di agosto non perse l’occasione per recarsi a giocare al casinò della cittadina per fare sfoggio delle sue invidiabili capacità di giocatore. Secondo le cronache e i testimoni dell’epoca si trattava di un uomo dalle origini nel ceto medio arricchitosi solo successivamente e non disdegnava di mostrare in giro il nuovo acquisito status sociale, pavoneggiandosi con orologi costosi e vestiti dalle fogge eleganti. Ma quello che più ancora impressionava era il suo carattere di navigato giocatore: si presentava infatti freddo come un pezzo di ghiaccio, distaccato, calcolatore, nonchè davvero determinato ad ottenere i suoi obbiettivi e risultati, tutto ciò donava il quadro di una macchina da gioco apparentemente scevra di emozioni. Quale giocatore vi domando non aspirerebbe ad avere tali doti sopraffine?
Ma passiamo quindi ad analizzare più nel dettaglio quali furono le imprese che il “nostro” portò a termine ad Homburg, Thomas usava giocare come si suol dire “per i massimi” (12.000 franchi) per diverse ore ininterrottamente e questi furono gli esatti risultati che fu capace di riportare espressi in franchi e sono notevoli:
- 24 Agosto: + 28.000
- 25 Agosto: + 169.000
- 26 Agosto: + 110.000
- 27 Agosto: – 329.000
- 28 Agosto: + 216.000
- 29 Agosto: + 240.000
- 9 Settembre: +244.000
- 10 Settembre: – 457.000
- 11 Settembre: + 168.000
- 12 Settembre: + 374.000
VINCERE AL CASINÒ: LA STORIA DI THOMAS GARCIA
Fortunatamente per il casinò, si fermò lì e si dice che fu la sua consorte a dirgli di smettere altrimenti, dopo un passivo di ben 763.000 franchi già da riparare, non si sa che fine avrebbe fatto il casinò! Il suo stile di gioco sembrava perfetto ed ingenerò addirittura la nascita di un metodo detto “metodo Garcia”, apparentemente destinato a diventare leggenda. Certo si trattava di un metodo ben congegnato ma a farlo diventare vincente era l’abilità stessa insita in Thomas Garcia: la ferma applicazione del metodo, la costanza, la freddezza, ma soprattutto la capacità di non desistere e on lasciarsi abbattere anche davanti a perdite che sembravano compromettenti( ricordiamo che un giorno perse in una volta sola 457.000 franchi). In conclusione ricordiamo qualcosa che definire importante è puro eufemismo per tutti i giocatori: riconoscere i propri limiti e sapere quando fermarsi, lo stesso Garcia infatti da giocatore famelico ed incallito quale era non rispettò questo monito, e quando un mese dopo tornò nello stesso casinò a giocare perse tutto e se ne andò sconfitto, prestate dunque molta attenzione a modulare il vostro carattere per uscire sempre vincenti!
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