Il metodo di William Nelson Darnborough, non è mai stato realmente svelato. Sono state formulate diverse ipotesi sui trucchi e strategie che utilizzava per vincere alla roulette, tra le più disparate: che la roulette fosse difettosa, che egli fosse in grado di prevedere il settore dove la pallina si era fermata, addirittura si è sospettato che nascondesse qualche strana apparecchiatura elettronica all’interno del bastone… Alla fine nessuno ne venne a capo.
Qualcosa di sicuro lo sappiamo e cioè il suo nome, che era di origini americane e che era proprietario di un locale con annessa una sala da gioco dove ebbe di certo l’opportunità di imparare qualcosa sulla roulette. Arrivato all’incirca a mezza età mollò tutto e si trasferì in Inghilterra attratto dal fascino dell’europa, ma preso dal gioco, trascorreva gli inverni in quel di Montecarlo godendosi il clima più mite, e poteva così giocare nei casinò della riviera; alla fine dell’inverno era capace di non tornare mai a casa senza aver vinto ai tavoli. Decise quindi di cominciare a fare sul serio e si trasferì proprio a Montecarlo, ebbe cosi l’occasione di giocare tutti i giorni con continuità puntando sempre molto alto (anche 70.000 franchi), fu infine in grado di aggiudicarsi una somma che se trasposta nell’attuale conio ammonterebbe a 30 milioni di euro in 6 mesi.
Calma, precisione e costanza caratterizzavano le sue strategie di gioco, al di là di quella innata abilità di previsione dei movimenti della pallina, possiamo riconoscere in quelle qui elencate le tattiche migliori che tutt’oggi tendono a pagare maggiormente. Concentrarsi sul gioco e variare i tipi di puntate unito ad una certa dose di fortuna sono forse i capisaldi a cui attenersi per migliorare i propri risultati, ma William andò anche oltre: una volta accumulata la sua ricchezza non si dimostrò avido, ma saggio e con una grande uscita di scena tolse le tende lasciando Montecarlo per non rimettere mai più piede in un casinò, freddezza che pochi giocatori nella storia hanno avuto.
Leggi anche:
Vincere al Casinò: la storia di Charles Wells
Strategie roulette: sistema Labouchere