Ognuno gestisce la propria vita come meglio crede, questo l’ho sempre pensato, e così come vale in generale vale anche per quanto riguarda il nostro caso particolare, ovvero il gioco del Poker. Eppure ci sono dei consigli, o meglio degli avvertimenti, che vorrei darti per provare a farti capire quali sono le ragioni peggiori per avvicinarsi a quello che io considero innanzitutto un magnifico sport. Sono solo pareri personali, dettati da ragionamenti logici, e tu sarai libero di seguirli oppure no.
GIOCO DEL POKER: CHE COSA NON FARE PER GIOCARE
- La prima ragione per cui non bisognerebbe mai avvicinarsi ad un tavolo da Poker, sia esso di tornei oppure in una serata fra amici, è quella di di voler risolvere un tornaconto personale con qualcuno. A mio giudizio ti converrebbe tenere sempre fuori dal tavolo da gioco le ragioni personali della tua vita privata, per due motivi fondamentali: innanzitutto perché ci sono sempre di mezzo i soldi nel Poker, essendo un gioco d’azzardo, e potrebbe risultare spiacevole dover risolvere questioni di soldi con un amico o un parente; secondo poi perché tali ragioni personali ti farebbero giocare male, senza dubbio, perché trasportato dalle emozioni, che ti negherebbero la lucidità necessaria per giocare bene.
- Il secondo motivo per cui non si dovrebbe ma decidere, in questo caso, di tornare ad un tavolo da Poker è per rifarsi di una perdita subita precedentemente. Si gioca a Poker per vincere, non per rifarsi: nel primo caso si focalizza l’obbiettivo e si cerca di raggiungerlo con freddezza e calcolo, nel secondo ci si trascina verso una meta dettata dall’ansia di recuperare il denaro perso, poco ottimale per ottenere un buon gioco.
- Il terzo ed ultimo motivo è l’ansia di voler giocare a tavoli inevitabilmente al di fuori della tua portata: portando allo spasimo il desiderio di voler vincere sempre di più nel minor tempo possibile, c’è il rischio di incappare in qualche enorme batosta dalla quale sarebbe poi difficile riprendersi; non essere troppo arroganti quindi, e giocare con coscienza ed umiltà, questa è senza dubbio la giusta via da seguire.
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