Distese immense di verde, pace e tranquillità: il golf è uno degli sport più famosi in assoluto e sono sempre in di più a praticarlo o a seguirlo come spettatori. Questo sport, un tempo non accessibile a tutti e decisamente elitario, con il tempo è diventato più accessibile e ha creato attorno a sé un forte interesse. Proprio per questo ad oggi anche le scommesse sul golf si sono diffuse in tutto il mondo.
In rete sono disponibili moltissimi siti non aams su cui seguire le principali competizioni e tornei mondiali e scommettere sugli eventi che ci interessano. Ma prima di addentrarci nel dettaglio, scopriamo quali sono le regole di questo sport e le principali competizioni sui quali poter scommettere.
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Come scommettere sul golf
Al giorno d’oggi sempre più bookmaker stranieri offrono la possibilità di poter scommetter sulle partite di Golf. La cosa importante, oltre a sapere il regolamento, è anche conoscere i parametri delle scommesse: è possibile puntare sul vincente del torneo, una modalità simile alle scommesse sulla Formula 1, oppure nel caso di testa a testa stabilire quale sarà il giocatore che trionferà su più buche.
Un’altra scommessa che si può piazzare è il margine di vittoria: in questo caso bisognerà indovinare se alla fine della gara il margine di vittoria del giocatore arrivato primo sarà di uno o più tiri sul secondo. Una scommessa più difficile e che richiede una conoscenza anche sui singoli atleti, sul loro percorso e sul tipo di torneo sul quale si sta giocando.
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Golf: la storia dello sport
Il golf nasce intorno alla metà del Tredicesimo secolo in Scozia e subito si diffonde nelle isole britanniche. Secondo altre fonti, questo gioco sarebbe stato inventato in Olanda già nel Dodicesimo secolo con il nome di Kolven. Ancora oggi la paternità di questo sport è contesa fra le due nazioni.
Divenuto molto popolare soprattutto in Stati Uniti, Giappone e Inghilterra, nei primi anni del Settecento il Golf arriva anche in Italia: per il primo campo realizzato su suolo italiano bisognerà aspettare il 1889, anno di nascita del Florence Glof Club. Nel 1927, poi, verrà fondata a Milano la Federazione Italiana Golf, o FIG. Due anni dopo inizieranno i primi campionati ufficiali.
Uno sport simile esisteva già al tempo dei Romani: si tratta della Paganica, un’attività che veniva praticata in campagna con delle palle e dei bastoni e che si può considerare una sorta di antenato del Golf moderno.
Golf: le regole
Anche se può sembrare molto semplice, il Golf è uno sport ricco di regole e normative. Il regolamento basilare di questo sport individuale si può individuare nella sua spiegazione: il gioco consiste nel colpire una pallina partendo da una piazzola di partenza, il tee, sino alla zona di arrivo, il green, che al suo interno contiene una buca, dove bisognerà far terminare la pallina con l’ultimo colpo. L’obiettivo del giocatore è quello di concludere la serie di buche stabilite (che solitamente sono 18) con il minor numero di colpi possibili.
Scendiamo più nel dettaglio. Una regola a cui bisogna far fede è che la palla va giocata sempre come si trova: spostare la palla può causare uno o due punti di penalità (anche se esistono dei casi specifici che lo permettono senza alcuna penalità). Questa, inoltre, non può essere giocata in movimento e nel caso venga smarrita e non ritrovata entro 3 minuti, sarà dichiarata persa: il giocatore potrà dunque utilizzare un’altra pallina e ripartire dal punto in cui aveva tirato precedentemente, ma verrà penalizzato di un colpo.
Così come la palla, anche il campo va giocato come trovato. Oltre alle regole base, dunque, vi sono anche altri fattori che possono influenzare una partita, come la morfologia, le condizioni del terreno o quelle meteorologiche. Solitamente per ogni campo sono previste 18 buche, e ognuna di queste ha un numero di colpi previsto, che si chiama par. Per fare un esempio, un par 3 è una buca piuttosto corta e che bisognerebbe concludere con 3 colpi, mentre un par 7 al contrario è una buca più lunga e per la quale è previsto un maggior numero di tiri.
Per colpire la pallina ogni giocatore ha disposizione un set di bastoni. Le mazze da golf sono di diversi tipi e si dividono in tre categorie principali: i legni, i ferri e i putter. Ognuna di queste mazze viene utilizzata in base alla potenza che si vuole dare alla palla, alla condizione del terreno o al tipo di tiro che si vuole eseguire.
Il punteggio nel golf
Vi sono due possibili tipi di gara: il Match Play e lo Stroke Play. Nel Match Play solitamente si affrontano due giocatori e viene assegnato un punto a ogni buca al giocatore che ha concluso con meno tiri. Alla fine della partita vincerà il golfista che ha trionfato su più buche. Nello Stroke Play, invece, vince chi alla fine avrà concluso il percorso con meno tiri.
In entrambi i casi alla fine della partita si contano penalità e Handicap: quest’ultimo non è altro che un punteggio che viene assegnato ad ogni giocatore dilettante in modo che possa competere con i golfisti più esperti. In poche parole ogni giocatore ha il suo Handicap. Alla fine di una partita questo va a sottrarsi al punteggio finale, dando così un risultato netto. Si tratta, dunque, di un vantaggio per rendere le competizioni più equilibrate: più un giocatore è esperto, meno colpi avrà a disposizione per concludere ogni buca.
I migliori tornei di Golf
Una stagione di Golf è molto simile a quella del tennis: vi sono una serie di gare che vanno a comporre il calendario annuale, a cui si aggiungono i tornei più prestigiosi. Ecco quali sono:
Ryder Cup: questo torneo si disputa ogni due anni e vi partecipano una selezione di giocatori americani ed europei. Il periodo di inizio è l’autunno, solitamente fra settembre e ottobre.
U.S Open: lo United States Open Championship è uno dei più famosi tornei americani di golf, e insieme all’Open Championship, Augusta Master e PGA Championship fa parte dei quattro Major.
PGA Championship: organizzato dalla PGA of America, questo torneo di Golf va in scena con cadenza annuale ed è uno dei quattro tornei Major.
The Master: organizzato ogni anno presso l’Augusta National Golf Club, questo torneo è l’unico dei quattro Major che si disputa sullo stesso campo sin dalla prima edizione.
The Open Championship: conosciuto anche più semplicemente con il nome The Open, questo torneo è il più antico dei quattro Major. La prima edizione risale al 1860.